Come avere successo: 5 strategie per rimuovere gli ostacoli

cinque modi per avere successo
Essere ottimisti è facile quando tutto va per il verso giusto

Vediamo quindi cinque strategie per annientare i possibili ostacoli e avere successo:

Dialogo interiore

Ripeto qui quando detto in un mio articolo precedente in cui parlo della ruminazione e di come fermarla e chi si è ritrovato nel vortice di questi pensieri conosce ciò di cui sto parlando. In quei momenti pensiamo solo che andrà tutto male e cadremo ancor di più in disgrazia. La cosa più efficace che possiamo fare è evitare un dialogo interiore negativo smettendo di rispondere alle assurde domande che poniamo a noi stesse. Evitiamo quindi di ingannare in modo maldestro la nostra mente cercando di pensare positivo così come vuole una corrente di pensiero statunitense in voga, ma piuttosto fermiamola.

“Volere” al posto di “non volere” 

Di solito cerchiamo di evitare le cose spiacevoli invece che puntare a ciò che vogliamo. I nostri pensieri sono focalizzati sul “non volere”, non voglio che il colloquio vada male, non voglio restare senza soldi, non voglio che il collega mi scavalchi, etc. In questo modo siamo sotto scacco della paura costantemente con l’ansia alle stelle. Dobbiamo spostare il nostro il nostro fuoco sul volere, sul successo, e per facilitare le cose dovremmo concentrarci su di un piccolo obiettivo. In questo modo il suo raggiungimento aumenta la nostra fiducia creando così un circolo virtuoso.

Smettere di lamentarsi

Questa è una variante del punto uno e due, si potrebbe dire che è un camuffamento che la nostra mente adotta per perpetuare il dialogo interiore e la paura. Da un lato ci fa sentire bene, perché il lamento in generale è rivolto all’esterno, esempio non c’è più mercato per questa mia idea, nessuno vuole questa cosa anche se l’ho presentata a tutti, etc,. Dall’altro lato ci fa cadere ancor di più nel pessimismo perché il lamento è rivolto all’interno, un esempio su tutti “io non valgo”. Detto questo viene da se la strategia e se abbiamo bisogno rileggiamo il punto uno e due.

Social comsuming? Keep calm and don’t scroll

Altro punto fondamentale è quello che io chiamo “social consuming”. Questo appetito per i social, con algoritmi che ci tengono incollati agli schermi, e che ci fanno vedere proprio quello che noi non siamo, tutto il loro successo mentre noi..il che ci porta ancora a riverberare quanto detto al punto 2 sopra. Rimando la discussione sulla distorsione creata dai social in un altro articolo. Ogni cosa che ingeriamo va assunta con parsimonia e vale lo stesso per ciò che assorbiamo attraverso i vari Facebook, Instagram o TikTok.

Gratitudine

Un altro modo per combattere il lamento è esser grati. A livello comportamentale siamo una specie molto attenta alle minacce. Questo focalizzarsi sulle cose negative, utile per la nostra salvezza come primati, governa le nostre giornate. La gratitudine quindi è all’inizio un comportamento intenzionale che richiede la nostra attenzione e costanza. Un esercizio che consiglio ai miei clienti è di adottare il “diario della gratitudine”. Alla sera, ci si prende il tempo per scrivere le cose per cui essere grati nella giornata pensando anche e soprattutto alle piccole cose.

Autostima: 10 regole d’oro

Le strategie per incrementarla

L’autostima può essere definita come un sano rispetto di se stessi. In questo mondo altamente competitivo se ci confrontiamo non avendo chiari i nostri obiettivi, sogni e desideri possiamo perdere fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità.

La buona notizia è che la poca autostima è in gran parte un fenomeno appreso. I problemi di bassa autostima sono essenzialmente cattive abitudini nei nostri comportamenti, atteggiamenti e nella nostra comunicazione interpersonale (dialogo interiore). Si può quindi imparare nuovamente ad avere fiducia in noi stessi e accrescere così la nostra autostima.

Per fare un esempio curare il proprio corpo e il proprio vestiario, adattandolo alle proprie esigenze e personalità, ci fa sentire migliori. Importante qui non è il costo dell’abito, o altro accessorio, ciò che cambia è l’atteggiamento verso me stesso e verso gli altri. Di conseguenza i comportamenti adottati saranno il riflesso di quell’impostazione mentale che non faranno altro che aumentare la mia autostima e così via in un circolo virtuoso.

Nei casi in cui, nonostante abbiamo provato a migliorare la fiducia in noi stessi, questo non abbia avuto risultati avverarsi anche di un professionista psicoterapeuta che ci guidi verso il recupero dell’autostima è la scelta più utile per ottenere risultati efficaci ed efficienti.

Vediamo ora 10 regole o strategie per incrementare la nostra autostima:

  1. Come se: fai come se fossi già pieno di autostima. Fai ogni giorno una piccola cosa come se avessi raggiunto la tua autostima;
  2. Se hai avuto fiducia in te stesso una volta, ripeti quello che hai fatto;
  3. I punti di riferimento sono dentro di te e non in confronto ad altri;
  4. Trasforma i tuoi limiti in risorse;
  5. Essere perfetti significa interrompere un’evoluzione, quindi prediligi la crescita costante e il miglioramento;
  6. Agisci il tuo futuro anziché sognarlo;
  7. Evitare generalizzazioni: dire ho poca autostima significa tutto e niente! In quale ambito della tua vita hai poca autostima? Definire bene il settore migliora l’autostima in generale;
  8. Evitiamo di confrontarci solo con gli aspetti idealizzati delle altre persone, ad uno sguardo più attento potrebbe non essere tutto così meraviglioso;
  9. Dividi e conquista: l’obiettivo prefissato potrebbe essere grande, quindi il dividerlo in piccoli traguardi di più facile realizzazione rende noi stessi più fiduciosi e la nostra autostima crescerà;
  10. Prendi le distanze dai tuoi pensieri negativi: Quando i problemi di bassa autostima sono stati condizionati per molti anni, i modelli di pensiero negativo sono probabilmente automatici e veloci, fino a quando non li metti in pausa prestando loro attenzione. Il sé osservatore è un’utile risorsa psicologica che aiuta ad aumentare la consapevolezza in molte situazioni, ma alcune volte ci limita. Fermare quella catena di pensieri negativi è dare un stop al sé osservatore che fa il suo soliloquio conducendoci verso l’abisso è quanto di più utile possiamo fare per migliorare la nostra fiducia.