Studiare senza fatica: i sei modi per farlo

L’altro giorno stavo assaporavo il mio consueto caffè del mattino al solito bar vicino allo studio, quando alla radio parlarono della recente eruzione del vulcano alle Tonga. Per associazione mi tornò alla mente Pompei e cercai di ricordare la data o quantomeno il periodo, ma senza risultato. Perché non ricordavo? Eppure alla scuola media (secondaria di primo grado) ero molto bravo e mi bastava stare attento in classe per ricordare senza far fatica. Con il passare del tempo però le informazioni da immagazzinare erano aumentate e a quel punto la mia buona memoria non fu più sufficiente a farmi studiare meno e senza fatica. C’era bisogno quindi di un sistema per apprendere tutto quel materiale.

Fortunatamente la ricerca in psicologia ci ha fornito la risposta su come apprendere. Ecco i sei punti per studiare e rendere al meglio:

  1. Per prima cosa trovare un significato nel materiale è essenziale per l’apprendimento a lungo termine, così come descritto da Gray, Arnott-Hill e Benson, 2021 nel loro libro. (https://cod.pressbooks.pub/introductiontopsychologywinter21/).
  2. Elaborare il testo ovvero come li chiamo io fare “collegamenti elaborati”. Ripetere a pappagallo funziona solo se il test è a breve termine inoltre ci si concentra sulle parole anziché sul loro significato. Meglio invece trasformare ciò che leggi con parole tue così da rendere più concreto il concetto così come dimostrato da (Ratliff-Crain & Klopfleisch, 2005). (https://www.butler.edu/file/78319/download).
  3. Smettere di scrivere un altro libro. Ho visto molti miei compagni il cui significato di studiare era riscrivere praticamente interi capitoli per poi leggere il presunto riassunto e ripeterlo. Quanto tempo serve per fare tutto questo? Con la mole di lavoro che la scuola da da fare il tempo è prezioso. Il riassunto lo devo eventualmente fare io così come descritto al punto 2, invece che da una parte il libro e dall’altra il foglio su cui trascrivo.
  4. Smettere gli schemi se sono una mera traduzione simultanea dal libro al foglio, invece che un mio “collegamento elaborato”
  5. Altro metodo è collegarlo a conoscenze precedenti, oppure a fatti del presente. Esempio se penso al piano inclinato in fisica dinamica, per ricordare la formula faccio l’esperimento con una pallina che cade costruendo la formula proprio in quel momento.
  6. Selezionare il materiale. questo è forse la cosa più importante perché come detto prima non posso sottolineare o riassumere tutto il libro. Imparare a selezionare mi farà risparmiare tempo oltre che farmi apprendere meglio. Primo devo leggere tutto per uno sguardo generale, poi un seconda volta in cui seleziono solo le cose principali come se fosse un primo filtro. A questo punto scendo ancora applicando un altro filtro. Avrò così un sistema a radice simile ad uno dei famosi schemi. Il tutto ovviamente passa per i “collegamenti elaborati”.

Quello che insegno nel mio percorso è come adattare questi sei punti ad ognuno di noi per rendere più efficace il sistema e perdere così meno tempo.

Prova a dirmi anche tu come ti sei trovato nell’applicare questi principi!